728 x 90

UNA PALINODIA

UNA PALINODIA
Foto di Fabrizio Bagnoli

Questa particolare “retractatio” riguarda la mia lettura errata del comportamento del maestro Fugazza, descritta su “KarateDo Magazine” il mese scorso.

Una palinodia è propriamente una composizione poetica nella quale viene ritrattato quanto detto precedentemente. Questa particolare retractatio riguarda la mia lettura errata del comportamento del mio maestro, descritta su Karate Do Magazine il mese scorso. Per chi non avesse ancora letto l’articolo, (vergogna!) parlavo dell’accanimento con cui il maestro “torchiava” una giovane cintura marrone nell’intervallo fra due corsi. Nella mia visione semplicistica delle cose, pensavo che il maestro le stesse dando gli ultimi “ritocchi” in vista dell’esame di primo Dan. Stavo semplicemente sottovalutando il maestro Fugazza.

Il maestro Fugazza “ci si romperà la testa”, ma non rinuncerà mai alla sua missione.

Ho passato la mia carriera lavorativa nel mondo della scuola e credo di essere in grado di distinguere un collega che ha voglia di trasmettere la propria passione ai suoi allievi, da un altro per il quale l’insegnamento è soltanto una scelta di ripiego, un incarico impiegatizio nel quale gli studenti sono un’inevitabile scocciatura.
Ho però conosciuto poche persone (nel mondo della scuola e in quello del karate) per le quali il tempo fosse una variabile trascurabile. Insegnanti che, infervorati in una spiegazione o nel tentativo di far capire un concetto a un allievo un po’ lento, ignoravano il suono della campana e venivano letteralmente cacciati dal collega dell’ora successiva.
Come studente, quegli insegnanti li ho un po’ sofferti; come ex insegnante (ma si smette mai di essere insegnanti?) li ho sempre apprezzati.
Ma né a scuola né sul tatami ho mai conosciuto un maestro come Carlo Fugazza, con la sua determinazione a non considerarti un caso perduto, col suo impegno a farti progredire anche solo un poco, col suo instancabile richiamo a fare sempre del tuo meglio.

Eppure, dicevo, anch’io ho sottovalutato il maestro Fugazza: nel mio ultimo articolo, come ho detto, ipotizzavo che la ragazza sottoposta a quel “terzo grado” si stesse preparando all’esame di primo Dan. Mi sbagliavo: quel tempo, quell’attenzione, quell’incoraggiamento erano rivolti a un’atleta che non aveva ancora in programma l’esame di cintura nera per chissà quanto tempo. Questo non toglie nulla a quei quindici faticosi minuti vissuti davanti a tutta la palestra, ma rende ancora più leggendario l’impegno del maestro.
Come dice il capitano Bellodi, a proposito del proprio impegno contro la mafia ne Il giorno della civetta di Sciascia, il maestro Fugazza “ci si romperà la testa”, ma non rinuncerà mai alla sua missione. Quasi evangelico a volte nell’ignorare momentaneamente il resto del corso per dedicare tutti i suoi sforzi a un’unica “pecorella smarrita”, che proprio non  riesce a comprendere il senso e il tempo di quell’ushiro geri…

Misteriose e a volte tortuose sono le vie che portano il maestro a scegliere l’argomento della lezione.

Misteriose e a volte tortuose sono le vie che portano il maestro a scegliere l’argomento della lezione, ma quasi mai si tratta di scelte pratiche e contingenti: certo dedicherà un occhio di riguardo agli allievi che si stanno preparando per un esame o… la finale degli Assoluti, ma ciò che ha in mente è il Bene generale.
Il Bene generale (Rousseau e la Rivoluzione francese lo insegnano) è qualcosa di un po’ diverso dal bene di tutti: anche se le facce esauste degli allievi implorano pietà, il maestro sa che ce la possono fare e li chiamerà ancora una volta a eseguire quel kata, quella combinazione, quella tecnica, dimostrando loro nella pratica che non avevano ancora raggiunto il proprio limite, fisico e mentale. Perciò anch’io, ogni volta che il maestro mi richiama per le mie posizioni alte, per il mio hikite debole, per la mia lentezza e la mia goffaggine, mi consolo: significa che il maestro non ha ancora perso tutte le speranze per il mio futuro (dopo solo 52 anni di allenamento).

Ti potrebbe interessare anche:

Articoli recenti

I più letti

Top Autori