Sono passati esattamente due anni dall’ultima volta che ci siamo riuniti per questo importante appuntamento annuale.
Sono passati esattamente due anni dall’ultima volta che ci siamo riuniti per questo importante appuntamento annuale, lo stage ISI; due anni strani e che penso nessuno di noi abbia voglia di ripetere, per questo motivo il M° Valerio Polello, ospite di casa, ci esorta a rispettare e a far rispettare le regole, non per evitare di prendere una multa, ma per evitare di ricadere nuovamente nel girone infernale delle zone gialle, arancio e rosse che ci siamo appena lasciati alle spalle.
Il M° Valerio Polello, ospite di casa, ci esorta a rispettare e a far rispettare le regole.
Sono quasi le ore 9:00 di mattina e siamo tutti già presenti da un po’ nel palazzetto dello sport di Casale Monferrato, in trepidante attesa dell’arrivo del M° Hiroshi Shirai. E poi eccolo! Le decine e decine di atleti presenti si aprono di lato per farlo passare (il paragone sarà esagerato, ma mi ha ricordato Mosè che attraversa il Mar Morto….). Solo che noi non siamo affatto “morti”, ci siamo e siamo vivissimi! Infatti, scoppia un lunghissimo applauso, un applauso di ammirazione, ma anche un po’ liberatorio e che esprime tante cose: la gioia di rivedere il Maestro, la felicità di essere di nuovo qui per seguire i suoi insegnamenti, ma anche la gioia di essere insieme, in presenza e, non da ultimo appunto, un senso di liberazione di chi spera di lasciarsi alle spalle un brutto momento che non vorremmo si ripetesse mai più.
Fatto il riscaldamento si parte subito con la lezione: la prima ora, dedicata anche alle cinture marroni, comincia con una serie di tecniche di kihon basilari, eseguite magistralmente dai Maestri Carlo Fugazza e Silvio Campari.
Il M° Shirai fa presente che se anche le tecniche possono sembrare semplici, vanno sempre applicate con la massima cura e attenzione, perché sono la base del nostro karate tradizionale, ed eseguirle piano è assai più difficile che farlo velocemente.
Insiste anche sulla necessità di lavorare con l’hara e di mantenere una posizione bassa, se si allunga troppo il passo, dice, si rischia di alzare il tallone posteriore e di perdere buona parte dell’efficacia.
Finita la pratica del kihon si passa al bunkai del kata Heian Nidan eseguito in otto direzioni. Sono i Maestri Pasquale Acri e Alessandro Cardinale a mostrarci gli attacchi e le applicazioni del kata sia omote sia ura.
Trascorsa velocemente la prima ora, è giunto il tempo di separare i praticanti in quattro diversi livelli, in modo che possano lavorare sul proprio programma d’esame.
Le cinture marroni vengono affidate agli insegnamenti del M° Polello, i primi dan al M° Campari, i secondi dan al M° Fugazza, mentre dal terzo dan in su si prosegue con il Maestro dei maestri che, coadiuvato ancora dal M° Cardinale, in coppia col M° Elio Giacobini ci fa provare e riprovare tecniche di kumite, e in seguito ripassare velocemente il bunkai di Bassai Dai.
La gioia di rivedere il Maestro, la felicità di essere di nuovo qui per seguire i suoi insegnamenti, ma anche la gioia di essere insieme.
Prima di passare alle commissioni esaminatrici, il M° Polello introduce il giovane Assessore allo sport del Comune di Casale Monferrato per un breve saluto. Il suo stringato discorso parla di un sodalizio vincente tra la cittadina del Monferrato che ci ospita e la collaudata squadra del M° Polello, un sodalizio che porta in città tanti eventi che vedono il karate tradizionale tra i protagonisti della ripartenza dello sport in presenza, oggi stage ed esami per gli atleti di tante società piemontesi, il 21 novembre il 28° TROFEO YUDANSHAKAI e l’8 dicembre la COPPA SHOTOKAN, tra le competizioni più prestigiose della Fikta.
Infine, giunge l’ora degli esami per la tanto agognata cintura nera o per il passaggio di dan. Quattro le commissioni formate dai migliori maestri piemontesi che si dividono le decine di esaminandi, l’ultimo tavolo, quello che si occupa dei gradi più alti è ovviamente presieduto dal M° Shirai affiancato dai neo promossi settimi dan piemontesi, i Maestri Franco Stizzoli e Flavio Penazzi.
Tutto si svolge senza intoppi e presto ai ragazzi vengono consegnati i libretti federali con il riconoscimento del nuovo grado e mi piace l’idea di concludere questo resoconto con le stesse parole con cui ho chiuso quello di due anni fa: domani in tante palestre piemontesi sarà ora di festeggiare!