BeatriceMarmiroli si fa in quattro! Mentre è la Lombardia a riprendersi la medaglia d’oro.
Parla emiliano la 26ª edizione del Trofeo delle Regioni targato Fikta che, domenica 18 febbraio scorso a Parma, ha messo in campo i migliori 270 giovani del momento nel panorama del karate Shotokan tradizionale italiano.
Paragonabile ad un campionato italiano per regioni, alla manifestazione hanno preso parte i migliori atleti, ragazzi e ragazze appartenenti agli Csak, i centri studi agonisti karate, che hanno gareggiato nelle specialità di kata a di kumite, individuale e a squadre, nelle categorie cadetti, speranze e juniores.
Dopo la medaglia d’oro nel kata a squadre femminile al mondiale Wska di Treviso 2017 e quella di bronzo, sempre con le azzurre nel kata, all’europeo in Eska Portogallo, l’atleta dell’Emilia Romagna Beatrice Marmiroli, allieva del M° Paolo Lazzarini dello Sho Gun di Reggio Emilia, si consacra nell’olimpo delle atlete da battere portando a casa quattro medaglie in altrettante specialità, di cui tre d’oro – nel kata e nel kumite individuale juniores – 55 chilogrammi e con la squadra di kata con le compagne Nicole Formentini e Valeria Vezzani e di bronzo nel kumite a squadre con Nicole Formentini, Valeria Vezzani, Irene Montruccoli e Ludovica Peli – confermandosi fra le migliori atlete anche nella classifica del Trofeo.
“Se non sarà così mi rimboccherò le maniche e ricomincerò dagli azzurrabili da dove sono partita.”
Consacrata come l’atleta più medagliata dell’edizione del 2018, Beatrice ha avuto un esordio tutto in sordina, dopo aver fatto sue le medaglie nella categoria cadetti ha dovuto faticare molto per riconquistare il vertice e, nell’arco degli ultimi due anni, ha compiuto la scalata al podio non solo nelle competizioni nazionali, ma anche in quelle internazionali, dando del filo da torcere persino alla sorella maggiore Arianna, specialista nel kumite, atleta che ha conquistato, nel 2017, la prestigiosa Coppa Shotokan nella specialità a lei più congeniale del kumite individuale femminile.
Poco più che ventenne Beatrice studia da infermiera e ha fatto del karate la sua seconda pelle iniziando a praticare all’età di 5 anni, seguendo le orme di mamma Valeria, papà Carlo e della sorella maggiore Arianna.
Ha vinto la sua timidezza anche grazie al suo maestro Paolo Lazzarini, con cui ha condiviso anche la scalata verso la convocazione in nazionale dopo i primi raduni con gli azzurrabili.
“Ho concentrato tutte le energie per le gare da settembre fino a oggi – racconta Beatrice –, prima con il mondiale di Treviso dove ho vestito i panni della nazionale anche se, quando il M° Pasquale Acri mi ha convocato con la squadra di kata, ero decisamente incredula, ma ho trovato due compagne fantastiche come Beatrice Anghel, che ha saputo da veterana con la sua esperienza guidarci e legarci insieme, e Asia Viviani. E la medaglia d’oro al collo, in un mondiale in Italia, mi ha regalato una gioia infinita così come lo è stata la chiamata, del tutto inaspettata, per gli europei in Portogallo dove abbiamo portato a casa il terzo posto. Per questi risultati, quattro medaglie al trofeo, devo ringraziare la mia famiglia e il mio maestro che mi ha dato fiducia, ha creduto in me e con cui ho fatto un percorso di crescita tecnica incredibile, con una grande progressione negli ultimi due anni. Ora guardo al futuro sapendo che per rimanere al vertice bisogna allenarsi sempre di più e fare sempre il massimo possibile, con l’obbiettivo di fare bene ai campionati italiani assoluti e magari avere la riconferma della convocazione in nazionale da parte del Maestro Acri per i prossimi europei. Se non sarà così mi rimboccherò le maniche e ricomincerò dagli azzurrabili da dove sono partita”.
LA CLASSIFICA PER REGIONI
È la Lombardia, nella classifica per regioni, a riprendersi il trofeo nel 2018 salendo sul podio 29 volte e guadagnando 198 punti in totale (con 6 medaglie d’oro, 14 d’argento, 9 di bronzo e 2 quarti posti), davanti al Piemonte (con 10 medaglie di cui 6 oro, 4 bronzo, 2 quarti posti, ma il primato con le squadre di kata maschile, kumite maschile e femminile) che si aggiudica il secondo posto con 148 punti, l’Emilia Romagna (con 18 medaglie in totale di cui 7 oro, 1 argento, 10 bronzo, 3 quarti posti e il primato nel kata a squadre femminile) che si classifica terza a una incollatura con 144 punti seguita dal Veneto con 100 punti al quarto posto.
I VINCITORI DI OGNI CATEGORIA
28 sono i titoli assegnati, compresa la medaglia più prestigiosa, quella del Trofeo delle Regioni, nelle specialità di kata e di kumite, individuale e a squadre, con ai primi posti gli atleti più meritevoli delle regioni: Andrea Davoli e Samuel Angius, entrambi dell’Emilia Romagna, primi nel kata cadetti maschile più e meno 65 chilogrammi, Andrea Di Benedetto del Friuli Venezia Giulia e Matteo Ramponi dell’Emilia Romagna nelle speranze più e meno 65 chili, con Giulio Pappone della Lombardia e Marco Mazzarda del Piemonte oro nella categoria juniores più e meno 70 chilogrammi.
In campo femminile oro per le lombarde Sofia Ferrario e Rebecca Chiega, cadette più e meno 55 chili, Mija Ukmar del Fiuli Venezia Giulia e Laura Facchi, prime nelle speranze più e meno 55 chili, e Beatrice Anghel del Piemonte con Beatrice Marmiroli dell’Emilia Romagna, oro nel kata juniores più e meno 55 chilogrammi.
Nel kumite individuale maschile oro per il veneto Dennis Simonato e per Christopher Pannese della Liguria nei cadetti più e meno 65 chili, con Nicola Casseri della Toscana e Elio Mastrofrancesco del Lazio primi nelle speranze più e meno 65 chili e Simone Napolitano della Lombardia con Alessandro romano del Piemonte primi nelle rispettive categorie juniores più e meno 70 chilogrammi.
In campo femminile le medaglie d’oro sono per Asia Anello del Veneto e Rebecca Chica della Lombardia nelle cadette più e meno 55 chili, Matilde Peli dell’Emilia Romagna e Anna Pozzato del Veneto nelle speranze più e meno 55 chili, con Giulia Pisano del Piemonte e Beatrice Marmiroli dell’Emilia Romagna prime nelle juniores più e meno 55 chili.
Per quanto concerne la classifica del kata a squadre nel maschile il Piemonte sale sul gradino più alto del podio, mentre nelle squadre femminili è l’Emilia Romagna a primeggiare, mentre nel kumite a squadre maschile e femminile è oro “bis” per il Piemonte.
“Credo che lo sport, come in questo caso il karate tradizionale, abbia un grande valore… e abbia la possibilità di insegnare il rispetto delle regole, delle persone che ci stanno intorno.”
Il Trofeo delle Regioni, ottimamente organizzato dall’istruttore Luca Mossini, insieme ai suoi allievi dello Shin Ki Tai di Parma, ha visto la presenza anche del vice sindaco di Parma Marco Bosi che ha sottolineato “La valenza educativa del karate, ringraziando la federazione e la società Shin Ki Tai di Parma che ha scelto di portare nella nostra città questa grande manifestazione giovanile. Mi auguro che, al di là dell’esperienza sportiva, per i ragazzi che sono intervenuti rimanga un buon ricordo di questa città. In questi giorni, a livello amministrativo, parliamo molto di come risolvere i tanti problemi giovanili e di come, al giorno d’oggi, si faccia fatica a far capire ai ragazzi l’importanza delle regole. Credo che lo sport, come in questo caso il karate tradizionale, abbia un grande valore in tutto questo e abbia la possibilità di insegnare il rispetto delle regole, delle persone che ci stanno intorno e credo che discipline come queste contribuiscano a creare una cultura di questo tipo. Devo dire grazie, quindi, a chi cresce questi ragazzi al di là della famiglia e gli dà una prospettiva credo di vita, poiché lo sport è vita e sapersi relazionare con gli altri”.
Presente a bordo campo, per la durata dell’intera manifestazione, Sensei Hiroshi Shirai, assieme a tutto lo staff federale, con arbitri e presidenti di giuria, insieme al Presidente Fikta Gabriele Achilli e al segretario generale Maestro Giuseppe Perlati.
Al sito FIKTA la classifica completa