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Intuizione e Karate – Andare oltre la Tecnica

Intuizione e Karate – Andare oltre la Tecnica

I grandi maestri di Karate parlano spesso di Mushin: “mente senza mente” o “il non-pensiero”, uno stato mentale in cui l’intuizione guida le azioni, generando azioni e reazioni istantaneamente e senza esitazione.

Di Fiore Tartaglia

Dallo Zen: C’è una saggezza che si ottiene soltanto diventando folli e abbandonando la mente”.

Nel combattimento ad alto livello l’intuizione prevale sulla percezione.

 

Le nostre decisioni e azioni quotidiane sono spesso determinate da valutazioni che si basano sulle nostre conoscenze sensoriali. L’articolo che segue, ispirato al capitolo “Intuizione” dal libro Come fai a sapere che è vero?, ci invita a mettere in discussione ciò che percepiamo attraverso i nostri sensi. Come alternativa, il seguente testo propone di adottare scelte intuitive. Per i Karateka avanzati può essere un piccolo stimolo a cercare soluzioni utilizzando le loro conoscenze più profonde e andando oltre la tecnica.

Cambio di prospettiva attraverso il Karate
Nel combattimento ad alto livello l’intuizione prevale sulla percezione, in quanto segue una via diretta: dal subconscio (il sapere più ampio di cui disponiamo) all’azione. In tal modo non si passa attraverso l’analisi del conscio, seguendo quindi una deviazione, che si basa sulle percezioni sensoriali (per cui è limitante) rallentando e riducendo la capacità d’azione.
La nostra percezione del mondo, per quanto indispensabile, è comunque limitata dal fatto che essa dipende dalla nostra capacità di interpretazione attraverso i sensi, che sono permeati di soggettività e quindi facilmente influenzabili. L’intuizione, invece, attinge a una fonte di conoscenza più profonda e meno contaminata, che spesso non utilizziamo attivamente perché diamo priorità alle nostre conoscenze consapevoli. Questo sapere subconscio può guidarci con un’ampiezza diversa e rivelare ottime soluzioni che altrimenti non avremmo mai considerato.

Affidarsi all’intuizione richiede una grande dose di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Nel Karate questa differenza tra intuizione e percezione si può cogliere durante un combattimento. Un Karateka di alto livello, nel corso di un combattimento, non impegna il suo tempo ad analizzare i movimenti, le strategie, il ritmo o altro della situazione in cui si trova. Si legherebbe troppo alle sue analisi per agire in frazioni di secondo nel modo giusto, viceversa intravede in tal modo informazioni ben più importanti. Questo tipo di reazione istintiva non sorge dal nulla, bensì è il risultato di decenni di pratica. Attraverso la ripetizione continua delle tecniche, i movimenti diventano automatici, quasi senza pensiero conscio, permettendo all’esperto di agire con rapidità e precisione. Tutto ciò, a un livello di maestria, avviene allontanandosi dalle conoscenze attive. Il Maestro riconosce l’importanza del rilassamento nel pieno dell’azione. Essa avviene a livello intuitivo: il rilassamento dà adito all’espressione del vero sapere, quello del subconscio. Esso si manifesta tramite l’intuizione.

Gli aspetti dell’azione guidata dall’intuito
Andare oltre le proprie capacità presuppone l’avere coraggio di dare ascolto alla propria intuizione, ponendola come prima intenzione in una situazione nella quale si è coinvolti, che sia un tema riguardante il Karate o una qualsiasi altra cosa, anche al di fuori della palestra.
Immaginiamo di trovarci di fronte a una scelta difficile, come un’opportunità lavorativa o una decisione personale importante. Invece di analizzare ogni singolo dettaglio, si può provare a fermarsi per un momento e ascoltare quella voce interiore che ci consiglia su quale via incamminarci. Potrebbe sembrare irrazionale, ma spesso queste sensazioni sono basate su un’integrazione di esperienze passate e conoscenze accumulate che il nostro cervello ha elaborato a un livello inconscio.
Nel contesto del Karate, questo approccio può significare fidarsi delle proprie capacità durante un combattimento, lasciando che il corpo reagisca in modo naturale piuttosto che concentrarsi eccessivamente su ogni sua azione. I grandi maestri di Karate parlano spesso di Mushin, che significa “mente senza mente” o “il non-pensiero”. È uno stato mentale in cui l’intuizione guida le azioni, generando azioni e reazioni istantaneamente e senza esitazione.
Lo stato di Mushin è fondamentale non solo nel Karate, ma anche in molte altre discipline che richiedono prestazioni elevate sotto pressione. Ad esempio, i musicisti classici spesso parlano di entrare in uno stato di flusso durante una performance, dove il pensiero conscio è minimizzato e le dita sembrano muoversi da sole sugli strumenti. Allo stesso modo, gli atleti ad alti livelli riferiscono di momenti in cui le loro azioni sembrano guidate da una forza non percettibile, permettendo loro di agire con precisione ed energia sotto estrema pressione.

Adottare un approccio intuitivo non significa abbandonare completamente la razionalità.

Il ruolo della fiducia in se stessi
Affidarsi all’intuizione richiede una grande dose di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Questo può essere difficile in una società che valorizza la razionalità e l’analisi al di sopra di ogni altra cosa. Tuttavia, sviluppare questa fiducia può portare a una maggiore sicurezza nelle proprie decisioni e a un miglioramento complessivo delle proprie capacità. Nel Karate, come nella vita, la fiducia in se stessi è fondamentale, senza di essa anche la tecnica più perfetta perde di efficacia.
Questa fiducia in se stessi non è qualcosa che si sviluppa con spontaneità, è il risultato di un lungo processo di lavoro su se stessi, con un fine ben chiaro da voler raggiungere. Ogni volta che facciamo affidamento sulla nostra intuizione e vediamo risultati positivi, rafforziamo la nostra fiducia nelle nostre capacità interiori.

Intuizione e razionalità vanno di pari passo
Adottare un approccio intuitivo non significa abbandonare completamente la razionalità, ma piuttosto integrare entrambi gli aspetti del pensiero per prendere decisioni più complete. Questo equilibrio tra intuizione e razionalità può portare a una vita più ricca e soddisfacente, permettendoci di affrontare le sfide con un atteggiamento mentale più rilassato.
In pratica, questo potrebbe significare utilizzare l’analisi razionale per raccogliere informazioni e capire le opzioni disponibili, e poi cambiare rotta per permettere all’intuizione di guidare la decisione finale. Ad esempio, quando si tratta di fare una scelta importante come cambiare lavoro, è utile esaminare tutti gli aspetti razionali come salario, benefici, opportunità di crescita e cultura aziendale. Ma dopo aver considerato tutti questi fattori, è altrettanto importante ascoltare ciò che il nostro istinto ci dice riguardo a quale opzione si consideri giusta a livello intuitivo.

Allenamento all’intuizione nella vita quotidiana
L’intuizione può giocare un ruolo importante non solo nelle grandi decisioni di vita, ma anche nelle scelte quotidiane. Ad esempio, quando si tratta di scegliere un percorso da seguire durante una passeggiata, possiamo fare affidamento sul nostro senso di direzione interno piuttosto che consultare continuamente una mappa. In cucina possiamo sperimentare nuovi ingredienti e tecniche di cottura basandoci sulle nostre sensazioni gustative e sulla nostra esperienza culinaria, piuttosto che seguire rigidamente una ricetta.
L’intuizione può anche essere utile nelle relazioni interpersonali. Quando incontriamo nuove persone, spesso abbiamo una sensazione immediata – quindi istintiva – su di loro. Questa sensazione non è sempre basata su informazioni tangibili, ma usufruisce soprattutto di informazioni ed esperienze che sono collocate nel nostro subconscio.

Sviluppare l’intuizione, alcuni suggerimenti pratici:
• Praticare la meditazione aiuta a calmare la mente e a sviluppare una maggiore consapevolezza dei pensieri e dei sentimenti.
• Attività creative come scrivere, dipingere, o suonare uno strumento musicale, possono stimolare l’intuizione.
• Osservare attentamente il mondo che ci circonda, coglierne dettagli che normalmente ci sfuggono.
• Il corpo spesso comunica in modo intuitivo. È opportuno prestare attenzione a sensazioni fisiche come tensione, rilassamento, disagio o altro.
• Prendere piccole decisioni basate sull’intuizione e osservarne i risultati. Man mano che si acquisisce fiducia si può applicare questo approccio a decisioni più importanti.
• Sviluppare l’intuizione richiede pratica e pazienza. Non tutti i metodi funzionano allo stesso modo per ogni persona, quindi è importante sperimentare e trovare ciò che meglio si adatta a se stessi.

In conclusione, mettere in discussione le nostre percezioni sensoriali è un esercizio utile che ci aiuta a capire che non tutto ciò che vediamo, sentiamo o tocchiamo è necessariamente valido. Per i Karateka avanzati, questo significa andare oltre la tecnica e sperimentare una comprensione più profonda del combattimento. L’intuizione diventa così un ponte tra la conoscenza tecnica e la sapienza pratica, unendo mente, corpo e spirito in perfetta armonia.

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