Come ogni anno il meglio del meglio dei CSAK delle regioni italiane si ritrova per confrontarsi in una gara meravigliosa.
Nel pomeriggio di domenica 17 dicembre 2023, al Palazzetto dello Sport delle Cupole di Torino, si è tenuta la 54ª edizione della prestigiosa Coppa Shotokan FIKTA intitolata “TSUITO KINEN TAIKAI – Memorial Maestri: G. Funakoshi, Y. Funakoshi, M. Nakayama, T. Kase, H. Nishiyama”.
Come ogni anno, in questo mese, il meglio del meglio dei CSAK delle regioni italiane si ritrova per confrontarsi in una gara meravigliosa.
L’onore di ospitarli questa volta è toccato al Piemonte, in particolare al maestro Ivan Boccato, Presidente del Comitato Regionale Fikta Piemonte che, avvalendosi dell’esperienza del maestro Fulvio Penazzi e della preziosa collaborazione della compagine della Fight & Fun e dei “volontari” del corso aspiranti maestri/istruttori Fikta, ha allestito un bellissimo podio e i quattro tatami su cui alle ore 13:30 sono cominciate le prime sfide.
L’importanza di questa manifestazione, per chi pratica o per chi semplicemente segue il Karatedo Tradizionale, è forse seconda solo ai campionati nazionali assoluti Fikta (e di questa cosa se ne potrebbe ancora discutere).
Infatti, una delle principali caratteristiche, che rende unica questa competizione, è che le categorie in cui è suddivisa sono pochissime, soltanto otto podi: kata e kumite, individuale e a squadra, ovviamente maschile e femminile.
Nessuna concessione al peso o all’età dei contendenti, come se due avversari s’incontrassero per strada, come se fosse una sfida di cento o centocinquanta anni fa, questo, se vogliamo, è il senso del nostro karate tradizionale.
Già il fatto che i partecipanti debbano essere iscritti all’ISI, l’Istituto Shotokan Italia ente-morale, la scuola di alta specializzazione fondata dal Maestro Shirai, la dice lunga sul loro livello di preparazione.
Rispetto ai Campionati Italiani Assoluti e, in modo particolare rispetto all’ultima edizione – nella quale, diversamente dal solito, venivano ammessi i primi quattro classificati per ogni categoria –, i partecipanti, seppur numerosi, sono decisamente meno, ma il livello tecnico generale, almeno quello iniziale, è ovviamente più elevato.
Il meglio del meglio degli CSAK delle regioni italiane si ritrova per confrontarsi in una gara meravigliosa.
La gara è iniziata alle ore 13:30 con le fasi eliminatorie del kata individuale e, prima sorpresa della giornata, la nostra campionessa europea e mondiale Giulia Gabrieli, a causa di un fraintendimento, ha eseguito un kata diverso da quello uscito dal sorteggio arbitrale e di conseguenza non ha potuto accedere alle fasi finali, grande dispiacere per lei, che peraltro si è potuta consolare pensando ai titoli (europeo e mondiale) con cui è appena tornata sia dal Portogallo sia dalla Spagna.
Sono seguite le fasi eliminatorie del kata a squadra, con esecuzioni principali e ripescaggi che hanno portato a individuare le quattro squadre che nel pomeriggio hanno disputato le finali.
Una volta espletata la fase delle sfide di kata è stata la volta del kumite, tanti incontri emozionanti, condotti in maniera egregia e controllata, sia dai contendenti sia dalle pool arbitrali organizzate dal responsabile maestro Dario Ukmar, Presidente Commissione Arbitri Nazionale, senza alcuna contestazione e, soprattutto, senza nessun incidente degno di rilievo. Si sono quindi determinati i finalisti per il primo e secondo posto che, a pomeriggio inoltrato, hanno disputato la finale per primo e secondo posto.
Alle ore 17:00 circa sarebbero dovute cominciare le fasi finali della competizione, ma prima c’è stato il tempo per un piacevole e doveroso intermezzo, a tutti gli atleti, ai maestri e al pubblico presente, è stata presentata la squadra italiana ISI asd, che nei recenti Campionati Mondiali WSKA in Portogallo ed Europei ESKA in Spagna ha raggiunto dei fantastici risultati.
I due maestri allenatori della Nazionale Pasquale Acri, per il kata, e Silvio Campari, per il kumite, hanno disposto i loro atleti in fila per ricevere gli applausi del pubblico e permettere al maestro Rino Campini, Presidente ISI asd, di presentare tutti i campioni che hanno ottenuto dei piazzamenti, facendo arrivare la squadra italiana al secondo posto sia ai Mondiali sia agli Europei. Impossibile elencarli tutti, perché sono veramente tantissimi, ma almeno un encomio speciale va alla giovanissima squadra juniores femminile che si è appena laureata campionessa europea di kumite.
Dopo, tutta la squadra ha sfilato di fronte al Maestro Shirai, per rendergli omaggio e riceverne personalmente i compiaciuti complimenti.
Grandi applausi, molta esultanza, ma anche tanti, commossi abbracci e parecchie lacrime per Stefano Zanovello, che proprio in questa giornata, per raggiunti limiti di età, ha dato l’addio a questa vittoriosa Nazionale di cui è stato il capitano della squadra di kumite degli ultimi anni.
Le categorie in cui è suddivisa sono pochissime, soltanto otto podi.
Poi è finalmente arrivata l’ora delle finali. Come sempre si è cominciato con quelle di kata individuale e qui non ci sono state grandi sorprese, soprattutto nella classifica maschile, primo e terzo posto per i lombardi Francesco Federico e Francesco Rocchetti, mentre la medaglia d’argento è andata al toscano Alessandro Bindi e il veneto Carlo Nardi si è aggiudicato il quarto posto.
Un po’ più movimentato il podio femminile, grazie alla già citata esclusione della Gabrieli, che ha visto quindi assegnare l’oro e l’argento al Triveneto di Ilaria Pozza e Asia Viviani, a seguire l’emiliana Beatrice Marmiroli e la lombarda Akemi Campari.
Continuando con i podi del kata a squadre femminile, primo posto se lo è aggiudicato la Lombardia, seguita da Triveneto, Toscana ed Emilia-Romagna.
Anche la classifica del kata a squadre maschile ha visto la Lombardia salire sul gradino più alto del podio e a seguire: Toscana, Triveneto ed Emilia-Romagna.
Un po’ più incerta o, almeno, meno scontata la classifica del kumite: nell’individuale femminile la caposquadra del Piemonte e della Nazionale Giulia Pisano si è aggiudicata la medaglia d’oro, secondo e terzo posto per Caterina Dozzo e Marina Gaffarelli del Triveneto e altro terzo posto a pari merito per Akemi Campari della Lombardia che, quindi, è salita su entrambi i podi dell’individuale, dimostrando una completezza nella preparazione che sicuramente sarà stata apprezzata da quanti sostengono che gli atleti dovrebbero essere ben preparati in entrambe le specialità.
Il podio del kumite maschile ha visto i due gradini più alti assegnati a due atleti piemontesi: Francesco Tinelli medaglia d’oro e Sergio Pretta argento, Francesco in particolare sembrava in stato di grazia, o come diceva lui in modo più concreto: “Oggi sono una bomba!”. – Unico “difetto” dei suoi incontri, chiuderli quasi tutti in pochissimi secondi, con diversi ippon, non permettendo ai tanti fotografi presenti di scattare delle foto decenti –.
Il terzo posto pari merito è andato all’emiliano Giovanni Guidetti e Francesco Rocchetti, altro atleta della Lombardia a piazzarsi sia nelle prove di kata sia in quelle di kumite.
La squadra ha sfilato di fronte al Maestro Shirai, per rendergli omaggio e riceverne personalmente i compiaciuti complimenti.
La competizione si è conclusa come sempre con le sfide più attese, in cui il tifo, anche se sempre nei limiti consentiti dalla sportività, si fa veramente acceso: quelle del kumite a squadre.
La cosa che mi piace sempre di queste gare è vedere la grande enfasi agonistica con cui i vari atleti si affrontano e l’altrettanta con cui si abbracciano e salutano alla fine di ogni sfida corale. Ritengo che sia, se non la più bella, almeno una delle caratteristiche più apprezzabili del nostro modo di vedere le competizioni e lo sport in genere.
Il primo posto del podio femminile, sempre nella specialità kumite a squadre, se lo è aggiudicata la squadra emiliana, seguita in ordine da quelle piemontese, lombarda e triveneta; mentre il podio maschile ha visto salire sul gradino più alto la compagine Triveneta, secondo posto anche in questo caso per la squadra piemontese e a seguire Lombardia ed Emilia-Romagna.
In conclusione, se proprio volessimo fare una disanima dei piazzamenti raggiunti, possiamo dire che la Lombardia con nove medaglie e tre ori, per pochissimo si è piazzata davanti al Triveneto con lo stesso numero di medaglie, ma con un oro di meno, la terza posizione potrebbe essere contesa tra Piemonte, con cinque medaglie e due ori ed Emilia-Romagna con sei medaglie, ma un solo oro.
È quindi giunto il tempo delle doverose foto per le varie squadre regionali, degli abbracci, dei saluti, degli auguri per il Natale che è alle porte, per le promesse di rivedersi tutti alla prossima gara.