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30° Trofeo delle Regioni FIKTA

Una delle gare caratteristiche della FIKTA per il settore giovanile. Una competizione di kata e kumite che riunisce i migliori atleti delle selezioni degli CSAK regionali.

di Nicola Bianchi

Si è svolto il 12 marzo 2023 a Lucca (Toscana) il Trofeo delle Regioni, una delle gare caratteristiche della FIKTA per il settore giovanile. Una competizione che riunisce i migliori atleti delle selezioni degli CSAK regionali.
Organizzatore di tutto l’evento il Maestro Marino Lombardi al quale, sia da karateka sia da toscano, vanno i miei complimenti per la perfetta gestione e preparazione dell’intera giornata.
Era presente alla gara il nostro Maestro Hiroshi Shirai che con occhio attento ha seguito tutte le categorie, mentre il Presidente federale M° Gabriele Achilli ha accolto e salutato gli atleti e il Presidente ISI asd Rino Campini ha seguito l’organizzazione dei tatami e dei PdG.

Diversi elementi, specialmente nelle fasce speranze e junior, dalle notevoli capacità.

La gara di kata e kumite, individuale e a squadre, è dedicata alle categorie cadetti, speranze e junior ed è organizzata per peso sia nel classico settore di kumite, sia nel kata. Una particolarità che da sempre, nella specialità kata, pur non mettendo a confronto tutti gli atleti della medesima fascia d’età, regala classifiche utili per identificare i migliori giovani di ogni categoria.
Il trofeo si è articolato secondo un programma che ormai potremmo definire classico nella FIKTA: nella mattina le eliminatorie di kata individuale e a squadre e nel pomeriggio le competizioni di kumite individuali e a squadre. Dieci le regioni presenti con le rispettive rappresentative, 6 tatami di gara attivi continuamente, 487 iscritti e un pubblico numeroso a sostenere i propri agonisti.

Le eliminatorie di kata a bandierine, basate sui kata Heian, si sono svolte velocemente e in modo regolare, con grande merito della componente arbitrale e dei presidenti di giuria coinvolti.
Una peculiarità è stata la tendenza al pareggio, fino al raggiungimento di un giudizio definitivo. Un metodo di valutazione efficace che riporta alla memoria l’intervista, di qualche anno fa, al Maestro Hiroshi Shirai nel quale evidenziava la necessità di non esprimere una valutazione troppo superficiale e veloce, in caso di livelli paritari, così da stimare gli atleti in altre componenti quale la resistenza, la tecnica su kata differenti e la pressione che si crea in una sfida più lunga di un solo kata, lo zanshin.
In linea di massima il livello dei kata si è alternato tra atleti/e con alcune lacune e, quindi, in fase di crescita per questa competizione e diversi elementi, specialmente nelle fasce speranze e junior, dalle notevoli capacità.
A sostegno di quanto riportato sono le finali junior dove si sono dati battaglia diversi nomi della Nazionale Fikta e altri atleti di buon livello tecnico: -70kg (Alessandro Bindi, Alberto Rocchetti, Daniele Di Costanzo), +70kg (Andrea Mariani, Samuel Angius, Diego Bernacchi).

A livello arbitrale vi è stato un chiaro segno, nelle finali speranze e junior, nel valutare maggiormente il kata Gankaku, di grande difficoltà tecnica, rispetto al kata Enpi (i due kata che i finalisti potevano scegliere)
Nel kata a squadre maschile è stata indiscutibile la differenza fra le prime tre squadre classificate e quelle che non sono arrivate a podio. Un divario tecnico e di preparazione che certamente verrà colmato nel tempo dagli Csak regionali e dallo sviluppo degli atleti stessi.
Il livello, invece, delle squadre femminili è risultato più omogeneo, ma merita certamente un elogio speciale la squadra femminile della Lombardia che infatti conquista il meritato podio con un ottima esecuzione del kata Enpi.
Nella specialità del kumite, svolta nel pomeriggio del giorno di gara, si è notata una differenza importante tra alcune categorie in cui sembrava mancare l’esecuzione di tecniche pulite e mirate all’ippon (la finalità del nostro kumite di stampo tradizionale) e altre in cui, oltre a una buona pulizia di tecnica, hanno dimostrato valori ed etichette degne di complimenti sinceri.

Nel kata a squadre maschile è stata indiscutibile la differenza fra le prime tre squadre classificate e quelle che non sono arrivate a podio.

Ritengo infine siano da citare gli atleti della Lombardia Enrico Tasca, Quaddoura Lorenzo, Sima Isabel, Grasselli Petra, dell’Emilia Romagna Edoardo Persona, Capalti Giulia, Samuel Angius, del Veneto Simionato Dennis, Rizzato Nora.
Dai risultati elencati a fine gara sono da elogiare due atlete che hanno ottenuto il primo posto in kata e kumite individuale: Akemi Campari e Cassandra Rivetti.
Da responsabile del kata per la Regione Toscana ci tengo in ultimo a sottolineare l’integrazione e il rapporto sincero tra i tecnici responsabili Csak delle altre regioni. Un collegamento importante che porterà certamente a un connubio di impegni per la nostra federazione e per la strada delineata dal Maestro Shirai.
Le considerazioni conclusive sono quindi positive e prospettano il nostro karate Fikta in un futuro roseo con atleti di rilievo, arbitri e presidenti di giuria sempre più preparati, ma più di ogni altro tecnici in grado di costruire karateka agonisti capaci, rispettosi e virtuosi.

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