L’importanza e i benefici che le attività sportive possono donare, le rendono elemento fondamentale per la salvaguardia della salute di tutti a prescindere dall’età.
Lo sport nella nostra società sta assumendo in modo sempre più evidente un valore fondamentale, un valore che lo rende differente da qualsiasi altro tipo di attività. Il suo ruolo e la sua funzione lo contraddistinguono in modo netto da altri impegni, rendendolo unico e insostituibile nel suo genere sia che lo si guardi da un ottica pedagogica, sia da quella psicologica, piuttosto che sociologica, economica ecc.
L’attività sportiva possiede un carattere pluridimensionale, infatti, spazia dalla ginnastica a corpo libero di tipo autodidattico – spesso consigliata soprattutto per i soggetti adulti e anziani allo scopo di migliorare la tonicità e l’elasticità muscolare –, alla semplice passeggiata veloce, oggigiorno sempre più spesso praticata; fino ad arrivare alle attività professionistiche in cui lo sport diviene un vero e proprio lavoro, nonché un metodo per raggiungere elevati traguardi (a tal proposito ricordiamo i detentori di record e i vari titoli che vengono conseguiti nelle competizioni sportive).
Portavoce nella diffusione dei valori umani, come il rispetto, l’amicizia, la collaborazione.
Possiamo dire che nel tempo, grazie anche al progresso della scienza e delle tecnologie, le attività motorie hanno potuto beneficiare di studi specifici e dettagliati consentendo di adottare e sviluppare nuove metodologie di insegnamento, stilando specifici programmi di allenamento che permettono di raggiungere determinati obiettivi in base alle esigenze richieste, ma a tal proposito rivestono un ruolo fondamentale anche le capacità, le conoscenze e le esperienze dell’insegnante, nonché dell’istruttore o del maestro.
Le elevate competenze, gli studi e le ricerche in ambito motorio/sportivo, se da una parte consentono di ottenere risultati importanti dal punto di vista agonistico, possono dall’altra permettere di sviluppare programmi di allenamento efficaci per la prevenzione di malattie, possono salvaguardare il benessere fisico e psichico del soggetto, migliorare l’atteggiamento posturale della persona evitando l’insorgenza di problematiche fisiche. Tutto ciò consente di evidenziare l’importanza e i benefici che le attività sportive possono donare rendendo le stesse elemento fondamentale per la salvaguardia della salute di tutti a prescindere dall’età.
Lo sport ha evidenziato in modo chiaro di essere valido strumento in ambito educativo, mettendo in risalto la capacità di farsi portavoce nella diffusione dei valori umani, come il rispetto, l’amicizia, la collaborazione, consentendo in tal modo di diffondere l’importanza che riveste in ambito sociale il sapersi relazionale con gli altri.
Un’attività motoria o un programma motorio ben definito, specialmente in età evolutiva, costituiscono un importante fattore di crescita e di maturazione personale, anche e soprattutto quando il soggetto presenta processi di sviluppo turbati o alterati da difficoltà o handicap. In questo ambito lo sport diviene mezzo essenziale per cercare di superare quei deficit limitativi che renderebbero il soggetto emarginato dalla vita sociale comportando, di conseguenza, tutta una serie di limitazioni frustranti che peggiorerebbero ulteriormente il proprio stato di salute sia fisico, sia mentale. Quindi, ci rendiamo conto di come l’attività motoria assuma un ruolo fondamentale che va oltre la visione comune di solo mezzo di allenamento rivolto al praticante agonista o professionista.
Per quanto riguarda il ruolo delle arti marziali, attività che personalmente sperimento sul tatami, sulla base di accurate ricerche e sperimentazioni fatte in campo educativo e pedagogico, si è potuto constatare come la pratica delle arti tradizionali orientali (Karate, Judo, Aikido, Tai Chi Chuan ecc.) sia in grado di produrre evidenti miglioramenti dal punto di vista dei rapporti sociali, comportamentali e psicologici, più di quanto siano in grado di realizzare le altre attività sportive e fisiche in genere.
Il motivo di tutto ciò risiede in modo particolare nel lavoro intenso e determinato che questa disciplina svolge sia sul corpo, sia sulla mente. Nella fattispecie il Karate, spesso collegato all’arte marziale e da combattimento per eccellenza, specialmente negli ultimi anni viene impiegato come attività sportiva avente lo scopo di educare, formare, insegnare il rispetto, il cui compito fondamentale risulta essere quello di strumento per migliorare la condizione psico-fisica, incrementando notevolmente le abilità mentali (attenzione, concentrazione, autocontrollo, gestione dello stress, raggiungimento obiettivi ecc.) del soggetto che lo pratica.
Come ogni arte marziale, il Karate, infatti, è improntato alla filosofia marziale del conoscere se stessi, i propri limiti e di come superarli, divenendo pertanto una vera e propria opportunità, uno strumento con il quale il soggetto praticante può “mettersi in gioco”, mostrare il proprio potenziale e la propria capacità di non arrendersi davanti alle difficoltà.
Il Karate, infatti, è improntato alla filosofia marziale del conoscere se stessi, i propri limiti e di come superarli.
Attraverso lo sport e l’attività motoria, qualunque esse siano – per citarne qualcuna mi riferisco anche al classico running o a una pedalata in bici, piuttosto che a una camminata “impegnativa” –, il soggetto può migliorarsi dal punto di vista sociale, psicologico, comportamentale, incrementare il proprio benessere fisico e mentale, consentendo di prendere maggiore consapevolezza del proprio corpo con conseguente potenziamento della fiducia in se stessi a tutto vantaggio dell’autostima.
Per concludere, mi preme evidenziare un ulteriore aspetto conseguente allo svolgimento di una costante pratica sportiva e motoria, quello legato a una sana e controllata alimentazione che ne deriva.
A tal proposito vorrei sottolineare come molte ricerche affermino che praticare esercizio fisico diminuisce sensibilmente i livelli della grelina (ormone della fame che regola l’appetito) e aumenti i livelli di leptina (ormone della sazietà), ormoni che consentono quindi all’organismo di autoregolarsi nell’assunzione degli alimenti e di mantenere in modo efficiente e controllato l’aumento del peso corporeo, senza necessariamente doversi sottoporsi a diete proibitive, salvo quei casi particolari che richiedono specifiche cure mediche o di essere seguiti da specialisti della nutrizione.
Bibliografia
- A. Nigi, Imparare e insegnare Karate oggi, Centro Programmazione Editoriale, 1996.
- 3° Seminario scientifico Corso Istruttori/Maestri FIKTA, “La Didattica nell’insegnamento delle discipline marziali e di combattimento” (Concetti di Physical Literacy e Non-Linear Pedagogy), 2017.