“Se uno non lo avesse vissuto, potrebbe sembrare che non sia successo nulla e che questi due anni di pandemia non ci siano mai stati”.
Lo so, avevo promesso agli amici di KarateDo Magazine di non iniziare con la solita tiritera della ripresa post Covid, ma non ce l’ho fatta! Come si fa a non parlare della felicità provata nel vedere un palazzetto dello sport così pieno di ragazzi, di genitori, di maestri, di arbitri. Come si fa a non essere felici di ritrovarsi finalmente con così tanti colleghi praticanti o insegnanti, che in certi casi arrivano da veramente lontano, come gli amici calabresi, sardi o pugliesi.
Come si fa a non essere particolarmente felici di ritrovare gli amici con cui si è frequentato a suo tempo il corso istruttori, decine di stage e di gare. Come si fa a non pensare che alcuni dei ragazzi presenti in questi due giorni di campionato, non hanno potuto partecipare alle competizioni per ben tre anni. Alcuni di loro, i più giovani, sono passati da una categoria all’altra e si sono trovati catapultati nella categoria successiva senza aver avuto la possibilità di fare la necessaria esperienza, così come giustamente prevederebbe il regolamento. Per non parlare di quelli che, raggiunti i limiti di età durante la pausa pandemica, si sono visti negare la possibilità di chiudere la loro carriera agonistica partecipando a un ultimo campionato italiano, visto che non si sono potuti disputare quelli del 2020 e del 2021.
In un palazzetto preparato alla perfezione dal Maestro Valerio Polello, padrone di casa.
Ma così è stato e, nonostante tutto, nonostante la sospensione pressoché totale delle competizioni che, ricordiamolo, sono quel momento fondamentale in cui un atleta ha la possibilità di cimentarsi con gli altri, ma soprattutto con se stesso, ora siamo qui dal 4 al 5 giugno 2022, per i Campionati Italiani Assoluti FIKTA-ISI in quel di Casale Monferrato, in un palazzetto preparato alla perfezione dal Maestro Valerio Polello, padrone di casa, e dalla sua rodata squadra di genitori e collaboratori, o come la chiama lui lo Yudanstaff.
Il palazzetto vibra di entusiasmo e di voglia di fare, o come dice il Maestro Silvio Campari, allenatore della nazionale ISI di kumite, si sente una forte energia positiva. Il M° Campari è qui, oltre che per seguire gli atleti della sua Yama Karate Club di Milano, soprattutto per fare un’ultima verifica sulla condizione degli atleti della squadra nazionale, che parteciperanno il prossimo settembre a Liverpool ai Campionati mondiali WSKA, ma naturalmente vuole anche cercare di individuare i futuri campioni, tra i tanti giovani che per la prima volta si affacciano a una competizione di alto livello.
Dato che si parla del livello della competizione il Maestro Beppe Perlati, sentito alla fine dalla prima giornata di gara, si congratula indirettamente con gli atleti presenti, perché, sostiene, il livello è molto alto e, scusate se torno sull’argomento, questo nonostante i due anni di interruzione dell’agonismo, il che vuol dire, continua, che in questi due anni, i ragazzi si sono sempre allenati intensamente e con costanza, proprio la costanza che è uno dei cinque precetti del Dojo-Kun.
Anche il Maestro Rosario Di Mauro ci dà la stessa impressione notando che nel kata c’é un buon livello, soprattutto nelle prime categorie, magari ancora acerbo nei risultati, ma con buone fondamenta per il futuro.
Inoltre, vede meno voglia di “protagonismo” e persone più collaborative, senza prevaricazioni (la prevaricazione può anche essere sottile e tra le righe…). Per esempio, secondo me, a livello arbitrale c’è stata la capacità di stare ai “margini” della pedana, con un’etica diversa che non cerca protagonismi.
Poi i Presidenti di giuria, dopo le ultime indicazioni e le classiche “strigliate” del Maestro Rino Campini, sono pronti per prendere posto ai tavoli; gli arbitri, nella consueta ed elegante divisa di karategi e hakama, sotto la guida del nuovo responsabile Maestro Dario Ukmar, hanno ripassato le caratteristiche e le ultime novità del regolamento, e sono pronti anche loro.
Così arriva l’ora di iniziare, PdG e arbitri si dispongono in fila e quando parte la musica gli atleti fanno il loro ingresso nel palazzetto disponendosi in tre lunghe file, accolti da un applauso scrosciante.
È il momento delle parole di buon augurio del M° Polello, del M° Ivan Boccato, neo responsabile della regione Piemonte, del Maestri Campini e Gabriele Achilli, presidente dell’ISI Ente Morale che, come di consueto, ci ricorda la fortuna che abbiamo in Italia e soprattutto in Fikta di avere goduto per tutti questi anni e di avere ancora la guida del Maestro Hiroshi Shirai.
Il M° Shirai è ovviamente presente e lo sarà per tutta la durata della competizione, ora a bordo campo, ora sugli spalti e si godrà sia la gara, sia i saluti e gli omaggi dei tanti amici, dei tanti discepoli e di qualche autorità locale.
Nella prima giornata si svolgeranno alcune gare individuali di kumite e di kata e di kata a squadre, che andranno avanti fino ad aver individuato i quattro finalisti, che si scontreranno nel pomeriggio.
Nel pomeriggio, prima delle finali di categoria è prevista una pausa con la sfilata di alcuni giovani allievi della zona che porteranno le bandiere dell’Italia, del Giappone, dell’Ucraina e si esibiranno in una breve dimostrazione.
A seguire le esibizioni del Maestro Carlo Fugazza e dei due responsabili delle nazionali italiane ISI di kata e kumite
Prima quella di kata dei Maestri Fugazza e Pasquale Acri (allenatore della squadra nazionale di kata), che eseguono in contemporanea i kata Heian Shodan e Tekki Shodan e alcune applicazioni delle tecniche degli stessi kata eseguite una di seguito all’altra, starà a noi capire le similitudini e le differenze tra i due kata di livello così diverso.
Il M° Campari, invece, affronta una sequenza serrata e avvincente di attacchi di Fabio Cuscona e Stefano Zanovello, due degli agonisti più esperti e titolati della sua nazionale.
Il pomeriggio termina con le finali e le premiazioni degli atleti selezionati durante le eliminatorie della mattinata.
Il M° Shirai è ovviamente presente e lo sarà per tutta la durata della competizione
Nella giornata di domenica invece è previsto che le gare si svolgano senza interruzione, finali comprese, e i vincitori vengano premiati direttamente man mano che le singole gare si concludono.
Come sempre, la parte finale della competizione si svolge con gli scontri più avvincenti quelli del kumite a squadra.
Quest’anno i vincitori del kumite a squadra risulteranno essere le compagini della Yama Karate Club di Milano e dell’Accademia Shirai di Pistoia, rispettivamente per la serie A e B maschili e della squadra femminile di casa, la Yudanshakai di Casale Monferrato.
Anche la seconda giornata volge al termine, con le belle scene dei ragazzi che si abbracciano e si salutano dopo essersele date di santa ragione, le foto di gruppo, gli amici vicini e lontani che si salutano e si danno appuntamento a un nuovo incontro, che per molti sarà lo stage di Igea Marina del prossimo agosto.
Concludo con le belle parole del Maestro Polello e lo stesso tema con cui ho iniziato: “Se uno non lo avesse vissuto, potrebbe sembrare che non sia successo nulla e che questi due anni di pandemia non ci siano mai stati, è come quando un bravo allievo va via dalla tua palestra e poi ritorna, sembra non si sia mai allontanato, perché lo sai e lo hai sempre saputo, che col cuore lui era presente”.