La Lombardia quest’anno ha schierato molte giovani promesse che hanno sostituito atleti più esperti. Era una sfida difficile e importante.
di Danilo Belotti
La ripartenza agonistica della FIKTA è stata aperta dalla gara più importante: la Coppa Shotokan, che quest’anno è alla 52ª edizione e si è svolta l’8 dicembre 2021 a Casale Monferrato.
Questa manifestazione, fortemente voluta dagli organizzatori, ha avuto la forza di superare tutti gli ostacoli che si sono presentati lungo il suo cammino: la quarta ondata di contagi, il super green pass e addirittura la neve copiosa scesa per tutto il mattino, non sono stati sufficienti a fermarla.
Il lavoro svolto dal team del M° Polello è stato come sempre impeccabile in ogni sua parte, in particolare nella gestione dei protocolli di sicurezza che, anche se rigidi, hanno permesso ugualmente di poter apprezzare un grande spettacolo senza mettere a repentaglio la salute dei presenti.
La pandemia da Covid ha lasciato un profondo segno in molti sport che hanno sofferto lo stesso problema.
Spettatore d’eccellenza indubbiamente il M° Shirai, in prima fila, attento a seguire i partecipanti, rilasciare interviste e stringere le mani a tutti i suoi allievi che continuano con passione e grande interesse a seguirlo.
Il numero dei partecipanti è stato sicuramente inferiore alle precedenti edizioni, ma comunque importante, il lungo stop causato dalla pandemia ha visto molti atleti veterani e giovani abbandonare non solo l’agonismo, ma in certi casi anche la pratica del karate. La pandemia da Covid ha lasciato un profondo segno in molti sport che hanno sofferto lo stesso problema, ma coloro che hanno continuato a praticare sono stati rafforzati nello spirito e nell’animo, e la voglia di ripartenza si è percepita viva sui tatami.
La Lombardia quest’anno ha schierato molte giovani promesse che hanno sostituito atleti più esperti non più disponibili. Era una sfida difficile e importante e la commissione tecnica ha investito i docenti del CSAK Francesco Fata, Danilo Belotti, Simone Pontiggia e Stefano Zanovello per la preparazione dei ragazzi e ragazze selezionati.
Un lavoro sinergico di tutte le figure che compongono le cariche lombarde ha consentito di organizzare dei raduni per allenare in maniera mirata il gruppo e creare quell’affiatamento che ha permesso alla nostra regione di mostrarsi anche quest’anno competitiva.
In particolar modo nel kata dove, sia nell’individuale sia con le squadre maschile e femminile, sono stati conquistati tutti i gradini più alti del podio, oltre che a secondi e terzi posti.
Il gesto tecnico del kata non ha ancora ritrovato il livello con cui ci si era lasciati due anni fa nella precedente edizione di questa manifestazione, d’altra parte molti praticanti hanno ricominciato solo da alcuni mesi a poter accedere ai loro dojo, e la precedente didattica online e casalinga non è stata certo facile ed efficace per tutti.
Nel kumite invece il livello di preparazione ha raggiunto un coefficiente maggiore, probabilmente dovuto a un gesto tecnico che ha bisogno di una minor cura dei dettagli, del ritmo e della precisione.
In questa specialità le due principali rivali sono state il Piemonte e la Lombardia che negli ultimi anni si sono contese diverse finali, come anche in questa 52ª edizione della Coppa Shotokan.
La gara regina è certo la prova a squadre e nel femminile la compagine lombarda ha prevalso su quella piemontese con il punteggio di 2 incontri a 1. Il traino delle ragazze, a partire dalle eliminatorie, sono state due esordienti juniores Isabel Sima e Miriana Cossa che hanno dimostrato un’ottima scelta del tempo, sicurezza e coraggio, sostituendo con personalità la titolata Bocci Martina, che è stata esclusa da questa specialità a causa della penalizzazione rimediata nella finale del terzo posto nell’individuale.
Il bilancio per la nostra regione è comunque positivo con un bottino totale di giornata composto da 5 ori, 3 argenti e 3 bronzi.
Nel maschile si è rinnovata la finale dell’ultima edizione di questa gara. Allora i padani aveva sorpreso i subalpini con tecniche veloci e imprevedibili e con un secco 5 a 0 avevano conquistato il gradino più alto del podio. Questa volta però il team piemontese è stato abile a prendere le misure e giocando bene sull’amashi waza ha saputo calcolare il tempo per schivare l’assalto e affondare il contrattacco. Tale gestione ha portato un punteggio finale di 3 a 2 a favore dei sabaudi.
Il bilancio per la nostra regione è comunque positivo con un bottino totale di giornata composto da 5 ori, 3 argenti e 3 bronzi il gruppo lombardo può ritenersi ampiamente soddisfatto.