Abbiamo contribuito a creare una “Comunità di pratica”: persone legate da interessi comuni che si alimenta delle stesse esperienze e alla partecipazione a un progetto più ampio.
di Massimiliano Gironi
Poco più di un anno fa (9 marzo 2020 per l’Italia) iniziava un periodo che purtroppo rimarrà scritto nella storia di tutti noi, un periodo che non pensavamo di dover affrontare.
Un “cigno nero”, per usare la metafora di Nassim Nicholas Taleb, un evento che per dimensione e portata ci ha violentemente sbattuto in faccia tutta la nostra debolezza.
Un periodo di restrizioni, difficoltà e imposizioni che nella nostra società non ha avuto uguali negli ultimi settant’anni. In questo scenario di avversità abbiamo dovuto fare i conti con un nuovo paradigma: personale, famigliare, educativo, professionale e sportivo.
L’epidemia ha scosso gli animi delle persone e le loro sicurezze, e l’impossibilità di poter tenere relazioni in presenza ha imposto di trovare alternative ai consueti metodi utilizzati fino a poco tempo prima.
Come sempre, di fronte a eventi che stravolgono la nostra quotidianità abbiamo due scelte: immobilizzarci, e attendere che gli eventi facciano il loro corso decidendo la nostra sorte, o affrontare il cambiamento.
Tanti sono gli aspetti che hanno generato dolore e sofferenza, ma probabilmente è il senso di solitudine che ha contribuito maggiormente ad aggravare questo periodo e, mentre grandi e piccole tragedie toccavano il cuore delle persone, alcune di queste hanno deciso di affrontare questo cambiamento.
La possibilità di condividere una passione aiuta e può fare la differenza per ritornare a credere nel futuro.
Il mondo sportivo è una realtà importante fatta di tante persone che credono nel valore della passione, del sacrificio e dell’impegno.
In questi momenti di difficoltà, la possibilità di condividere una passione aiuta e può fare la differenza per ritornare a credere nel futuro.
In questo scenario ci sono state Associazioni sportive che, impossibilitate a proseguire le normali lezioni, hanno deciso durante la chiusura del 2020 di iniziare un nuovo percorso di allenamenti online per permettere, a chi ha il Karate Tradizionale nel cuore, di proseguire i propri allenamenti nonostante le difficoltà.
Tra queste, la ASD Nikamon e la ASD Shotokan Yudanshakai di Milano hanno deciso di avviare congiuntamente un corso online per i propri associati fin da settembre 2020.
I maestri che hanno deciso di attivare questa nuova modalità sono stati il Maestro Carlo Fugazza, il Maestro Pasquale Acri e il Maestro Alessandro Cardinale, con l’aiuto dei collaboratori dell’Associazione.
Intervista al Maestro Fugazza
A questo proposito abbiamo intervistato il Maestro Carlo Fugazza, 8° Dan e Presidente della Commissione Tecnica Nazionale Fikta:
Maestro ci può raccontare come ha affrontato dal punto di vista del Karate questa pandemia?
Considerate le restrizioni imposte, sentivo la necessità di attivarmi per aiutare i miei allievi ad affrontare le difficoltà, ma solo con l’aiuto di Alessandro [NdA Il maestro Alessandro Cardinale] e Pasquale [NdA Il maestro Pasquale Acri], che ringrazio, ho realizzato che potevamo concretamente stare in contatto con loro e continuare la pratica della nostra arte attraverso queste nuove tecnologie che inizialmente non capivo e di cui ero scettico.
Maestro a distanza di più di un anno quale è il suo bilancio di questa esperienza?
Ripensando alle prime lezioni abbiamo fatto tanta strada e sono contento di quello che abbiamo contribuito a creare, ho capito che la tecnologia può essere di aiuto se ben utilizzata. Abbiamo migliorato e affinato la nostra didattica per le lezioni online e ho compreso che è possibile divulgare il Karatedo Shotokan Tradizionale anche attraverso Internet, nel rispetto dei principi fondamentali a cui facciamo riferimento. Ci sono tanti praticanti che ci seguono da tutta Italia e dall’estero e questo mi rende orgoglioso. Ovviamente, non è come praticare in palestra e spero di poter tornare a stare vicino ai miei allievi al più presto possibile, ma al momento è l’unica possibilità che abbiamo per continuare a praticare la nostra passione con l’impegno e la determinazione che ci contraddistinguono.
Ho compreso che è possibile divulgare il Karatedo Shotokan Tradizionale anche attraverso Internet.
Maestro, quali sono gli aspetti che si sente di evidenziare per i corsi online che avete tenuto?
Praticare a casa propria può essere frustante per lo spazio angusto e le altre difficoltà che si devono affrontare, ma ritengo che si possa apprendere e fare tesoro di questa esperienza. Per esempio, abbiamo approfondito l’uso del Kirikaeshi [NdA Cambio guardia rimanendo nello stesso posto] per praticare in spazi ridotti, come facevamo agli inizi in Via Friuli [NdA La palestra del Maestro Shirai a Milano], dove era necessario allenarsi utilizzando spostamenti adatti allo spazio disponibile. Inoltre, molti dei corsisti sono a loro volta istruttori e maestri e sono contento che abbiano potuto frequentare questi corsi rimanendo in contatto con noi e prendendo così spunto dalle nostre lezioni per i loro corsi.
Maestro, vuole aggiungere qualche considerazione?
Voglio aggiungere che anche in questo periodo dobbiamo praticare al massimo delle nostre possibilità, con spirito di sacrificio, pazienza e autodisciplina senza dimenticare che ogni esperienza ci aiuta a migliorare.
La ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato.
Grazie a voi, è stato un piacere.
Il corso online
Come indicato dal Maestro Fugazza il corso è iniziato in “punta di piedi”, forse solo per provare ad affrontare in maniera proattiva questa delicata situazione e senza sapere quali potevano essere le dinamiche che l’epidemia avrebbe imposto successivamente. Ma in poco tempo è diventato una realtà sempre più importante.
Il primo ciclo di lezioni online è partito il 7 settembre fino al 21 dicembre, per poi proseguire il 7 gennaio fino al 14 aprile 2021.
L’entusiasmo e la spinta propulsiva dei partecipanti ha permesso di migliorare strada facendo, allineando la didattica alla nuova metodologia, affinando la tecnologia a disposizione, modificando l’organizzazione in funzione dei corsi attivati, trovando una nuova forma comunicativa tramite le piattaforme social e creando valore condiviso per tutti.
Numeri importanti sono stati raggiunti e non smettono di crescere: circa 300 connessioni attive, 4 appuntamenti fissi alla settimana, più di 100 ore di lezione erogate fino al 14 aprile, collegamenti da tutta l’Italia (11 regioni raggiunte) e da più di 20 paesi nel mondo (vari paesi europei, Stati Uniti, Russia, Nuova Zelanda, Cile, Kuwait e altri ancora).
Il 2021 è stato aperto con uno stage di augurio rivolto a tutti i praticanti per l’inizio dell’anno, tenuto il 2 gennaio, condotto dai Maestri Fugazza, Acri e Cardinale. Lo stage è stato un grande successo e ha registrato più di 1000 connessioni differenti e più di 500 collegamenti continui che hanno seguito la lezione.
Tuttora la lezione è disponibile a tutti sul canale YouTube dell’Associazione, come esempio di quanto viene effettuato nei corsi e a oggi ha registrato più di 7000 visualizzazioni (oltre a quelli che hanno seguito l’evento in diretta).
Altra grande novità, che va evidenziata, è la possibilità di consultare l’archivio delle lezioni registrate relative al periodo del corso stesso.
Al momento sono 75 ore di lezioni registrate e indicizzate che i corsisti possono visionare per motivi didattici, che ripartiranno ex novo con il prossimo corso. Una novità per la tipologia di corso che ha permesso a partecipanti di altre parti del mondo e con fusi orari diversi di seguire le lezioni in differita oltre a chi, impossibilitato a seguire la lezione dal vivo, vuole recuperarla successivamente.
L’archivio delle lezioni registrate hanno riscontrato un grande favore e al momento hanno avuto quasi 600 ore di visualizzazione con diverse migliaia di accessi.
Mentre stiamo scrivendo, le richieste di continuare con il corso sono numerose e ci hanno convinto che, stante la situazione odierna, il nuovo corso inizierà il 15 aprile e continuerà fino al 21 luglio 2021 con i medesimi criteri.
L’uso del Kirikaeshi per praticare in spazi ridotti, come facevamo agli inizi in Via Friuli…
Comunità di pratica
Non sappiamo cosa succederà prima del 21 luglio pv e nel prossimo futuro, ma siamo confidenti che l’epidemia si possa controllare con le nuove iniziative messe in campo per fronteggiarla.
Ci auguriamo di poter riprendere gli allenamenti in presenza al più presto possibile, ma nel frattempo siamo convinti di aver contribuito, in questa situazione di difficoltà per tutti, a creare una rete di persone accumunate dalla stessa passione per il Karatedo Shotokan Tradizionale che condividono gli stessi valori e sentimenti.
Prendendo in prestito una definizione coniata da Etienne Wenger, ma il cui significato è molto più antico e vicino al nostro sentire, abbiamo contribuito a creare una “Comunità di pratica”, nel senso letterale del termine.
Una comunità di persone legate da interessi comuni che si alimenta delle stesse esperienze e alla partecipazione a un progetto più ampio, che oltrepassa la semplice necessità di mantenere viva una conoscenza o una tradizione, ma si contraddistingue nel creare e rafforzare identità personale utile per migliorare se stessi e chi ci sta intorno, attraverso lo studio e la pratica del Karatedo Shotokan Tradizionale.
Una comunità di persone che si realizza nel valore dell’apprendimento del Karatedo e che grazie alle recenti tecnologie ha contribuito a far entrare in contatto, anche se lontane fisicamente.
Apprendere assieme, con una finalità pratica, ma che nello stesso tempo contribuisce a rafforzare una conoscenza condivisa che aiuta a migliorare la nostra consapevolezza, nella certezza che il valore delle relazioni risiede anche nella possibilità di mettere a disposizione quello che si apprende agli altri e per gli altri.