Es imperioso que el karateca de hoy aprenda a administrar con exactitud el pasado y a vislumbrar como la esencia del KarateDo puede sostenerse con solidez en la prepotencia del futuro.
(Versione italiana in calce)
di Darwin Rojas Frias
5° Dan KWF
Chief Instructor SHOWAKAI KARATE DO USA (Miami)
Instagram – Facebook
“La noche se le dio al hombre
para que recuerde que no lo sabe todo
que sus ojos no todo lo ven
que el cielo no sólo tiene estrellas
la noche le dice al lobo que es lobo
al hombre que es hombre”. D. R.
Libro: Donde nunca se miente
(Poema: La noche)
El asombro del hombre frente al universo que lo rodea le ha definido sus apegos, ansias de descubrimiento y una alianza fiel con la soledad que lo inunda al observar tan incomprensible vastedad.Sin saber del todo su origen, se refugia en dioses y demonios aceptando sus designios a cambio de confort y esperanza. Ha aprendido a sobrevivir entre los ritmos de la Naturaleza e intenciones de control y poder de sus congéneres. No es poco lo que ha hecho, entre aciertos y errores sigue en sus ansias de ser el grande del mundo y no pocas veces intentado trascender en el perímetro de la calma y la armonía. Quizás en ese afán surgen las Artes Marciales, estructura de vida integral que le permite ahondar en las profundidades de la paz y la violencia como en las estrategias correctas para salir airoso en el devenir de la existencia.
Kata es belleza y en sus defensas y ataques está el reconocimiento de que en la vida no todo es calmo, ni confiable.
El Karate Do trae aromas de muchas fronteras, desenlaces históricos y múltiples interpretaciones de quienes lo han entrenado y estudiado con profundidad, incluyendo su visión y resultados. Esta multiplicidad le ha permitido desarrollar su planteamiento en el área de la salud, la defensa personal, el deporte, filosofía y psicología entre otros.
Karate Do y humanidad van de la mano, ambos se completan en la acción, en lo visible y en la profundidad de lo invisible. Nadie muestra ni expone sus miedos, el hombre a la hora del té o café habla consigo mismo entre sus secretos.
Con énfasis destaco el poder mental, físico y emocional que puede lograrse realizando un kata. Tan solo mantenerse en calma y control es ganancia. Kata es belleza y en sus defensas y ataques está el reconocimiento de que en la vida no todo es calmo, ni confiable.
El Karate Do es mucho más que una técnica perfecta, es actuar estudiando la violencia física y los ataques emocionales que corrompen la armonía del individuo y su desarrollo inmerso en la sociedad.
El Karate Do en su visión de arte marcial intenta ordenar el devenir humano, observando la violencia frente a frente no le teme ni la niega, la canaliza en constante fluidez y comprensión.
El gran auge de la tecnología pareciera querer transformar al Homo Sapiens en simples datos y subyugarlo a un conjunto de algoritmos que definan su conducta y necesidades, dejando a un lado su verdadera naturaleza. Nos guste o no el hombre transita entre sus furias, anhelos y vanidades, asombrando, cuando menos se espera con excelsos actos de compasión y bondad. El hombre es hombre, el lobo es lobo, el Karate Do ofrece un camino donde la evolución y las respuestas cada uno debe encontrarlas.
Kata, kumite y kihon se transforman en polvo sin la determinación y la acción humana. No subestimemos la constancia de aquel que luego de una agotadora jornada laboral llega al Dojo solo con el afán de entrenar. Su espectacularidad reside en la pureza de un decidido hacer.
Me parece educativo, mejor que cualquier terapia (hoy tan populares) la reverencia o apretón de manos luego de un acalorado kumite de dos jóvenes irradiados por su natural flujo hormonal.
En tiempos de pandemia es destacable como se adapta algún Kata al espacio de una sala de estar bajo el ingenio y la pericia de un maestro o karateca cualquiera. Acciones quizás sin precio en el mercado, pero de gran valor para quien espera con ansias cada entrenamiento.
En tiempos de pandemia es destacable como se adapta algún Kata al espacio de una sala de estar bajo el ingenio y la pericia de un maestro.
Observar lo grande o lo notorio no significa negar el valor de las pequeñeces. Un gran árbol se expresa en tronco y frondosidad gracias a la semilla que alguna vez fue. No miremos, observemos donde está el verdadero Karate Do. Puede que este en la convicción de un joven atleta que madruga para entrenar y seguir sus arduas rutinas con toda la presión laboral y académica (cuando tiene acceso a estudios) que implica vivir en sociedad.
Hoy, más que nunca debemos enfrentar grandes cambios que repercuten en nuestra cotidianidad y en la manera de interpretar la utilidad del conocimiento que se posee. Es imperioso que el karateca de hoy aprenda a administrar con exactitud el pasado y a vislumbrar como la esencia del Karate Do puede sostenerse con solidez en la prepotencia del futuro.
Hoy es el tiempo oportuno para separar las nubes de la ignorancia, ser firme como un jinete de hierro con fuerza y calma, animados mirando al cielo.
Karate Do: un percorso di adattabilità
È imperativo che il karateka di oggi impari a gestire accuratamente il passato e a intravedere come l’essenza del Karate Do possa essere sostenuta con solidità nella prepotenza del futuro.
di Darwin Rojas Frias
By Darwin Rojas Frías 5° Dan KWF
Chief Instructor SHOWAKAI KARATE DO USA (Miami)
Instagram – Facebook
“La notte è stata data all’uomo
per ricordargli che non sa tutto
che i suoi occhi non vedono tutto
che il cielo non ha solo stelle
la notte dice al lupo che è un lupo
all’uomo che è un uomo.” Darwin Rojas
Tratto da Dove nessuno mente mai
(Poesia: La notte)
Lo stupore dell’uomo di fronte all’universo che lo circonda ha definito i suoi attaccamenti, i suoi desideri di scoperta e una fedele alleanza con la solitudine che lo inonda osservando tale incomprensibile vastità.
Non conoscendo la sua origine, si rifugia negli dei e nei demoni, accettando i loro disegni in cambio di conforto e speranza. Ha imparato a sopravvivere tra i ritmi della Natura e le intenzioni di controllo e il potere dei suoi simili.
Non è poca cosa ciò che egli ha fatto, tra successi ed errori persegue il suo desiderio di essere il più grande del mondo, trascendendo i limiti della calma e dell’armonia. Forse in questa smania nascono le Arti Marziali, una struttura di vita integrale che gli permette di addentrarsi nelle profondità della pace e della violenza, dotato delle giuste strategie per avere successo nel mutare dell’esistenza.
Il Kata è bellezza, nelle sue difese e attacchi c’è il riconoscimento che nella vita non tutto è tranquillo, né affidabile.
Il Karate Do porta con sé i profumi di molte frontiere, esiti storici e molteplici interpretazioni di coloro che lo hanno allenato e studiato in dettaglio, compresa la loro visione e i loro risultati. Questa molteplicità ha permesso loro di sviluppare il loro approccio in materia, tra gli altri, di salute, autodifesa, sport, filosofia e psicologia.
Il Karate Do e l’umanità vanno di pari passo, entrambi si completano nell’azione, nel visibile e nella profondità dell’invisibile. Nessuno rivela o espone le proprie paure all’ora del tè o del caffè, l’uomo parla a se stesso tra i suoi segreti.
Vorrei sottolineare con enfasi il potere mentale, fisico ed emotivo che si può ottenere eseguendo un kata. Anche solo rimanere calmi e in controllo è un guadagno. Il Kata è bellezza, nelle sue difese e negli attacchi c’è il riconoscimento che nella vita non tutto è tranquillo, né affidabile.
Il Karate Do è molto più di una tecnica perfetta, è agire studiando la violenza fisica e gli attacchi emotivi che corrompono l’armonia dell’individuo e il suo sviluppo immerso nella società.
Il Karate Do nella sua visione dell’arte marziale cerca di ordinare il divenire umano. Osservando la violenza faccia a faccia, non la teme né la nega, la incanala in una costante fluidità e comprensione.
Il grande boom della tecnologia sembra voler trasformare l’Homo Sapiens in semplici dati e sottometterlo a un insieme di algoritmi che definiscono il suo comportamento e i suoi bisogni, lasciando da parte la sua vera natura. Che ci piaccia o no, l’uomo si muove tra le sue furie, desideri e vanità, sorprendendo, quando meno ce lo si aspetta, con atti esaltanti di compassione e gentilezza. L’uomo è l’uomo, il lupo è il lupo, il Karate Do offre un percorso nel quale l’evoluzione e le risposte deve trovarle ognuno di noi.
Kata, kumite e kihon diventano polvere senza la determinazione e l’azione umana. Non sottovalutiamo la costanza di coloro che, dopo un’estenuante giornata di lavoro, arrivano al Dojo solo con la voglia di allenarsi. La spettacolarità risiede nella purezza di un’azione determinata.
Mi sembra educativo, meglio di qualsiasi terapia (oggi così popolari) l’inchino o la stretta di mano, dopo un acceso kumite, di due giovani attraversati dal loro naturale flusso ormonale.
In tempi di pandemia è notevole come un Kata si adatti allo spazio di un salotto grazie all’ingegno e la competenza di un maestro o di un qualsiasi karateka. Azioni forse senza prezzo sul mercato, ma di grande valore per chi aspetta con ansia ogni allenamento.
In tempi di pandemia è notevole come un Kata si adatti allo spazio di un salotto grazie all’ingegno e la competenza di un maestro.
Osservare ciò che è grande o famoso non significa negare il valore delle piccole cose. Un grande albero si esprime nel tronco e nella frondosità grazie al seme che fu. Non guardiamo, osserviamo dove si trova il “vero” Karate Do. Può essere che lo si trovi nella convinzione di un giovane atleta che si alza presto per allenarsi e segue le sue ardue routine, nonostante le pressioni lavorative e accademiche (quando ha accesso agli studi) che vivere nella società implica.
Oggi, più che mai, dobbiamo affrontare grandi cambiamenti che condizionano la nostra vita quotidiana e il modo in cui interpretiamo l’utilità della conoscenza che possediamo. È imperativo che il karateka di oggi impari a gestire accuratamente il passato e a intravedere come l’essenza del Karate Do possa essere sostenuta con solidità nella prepotenza del futuro.
Oggi è il momento opportuno per separare le nuvole dell’ignoranza, per essere fermi come un cavaliere di ferro con forza e calma, animati a guardare il cielo.