Nonostante tutto si va avanti e anche il settore arbitrale lombardo ha voluto reagire al momento difficile che ci ha fatto interrompere bruscamente tutte le attività in quel weekend fatidico del 22-23 febbraio, quando venne sospeso il Trofeo delle Regioni e poi tutte le altre manifestazioni a seguire.
L’impatto con la nuova realtà è stato devastante, ma altrettanto forte è stata la reazione del mondo del karate Fikta in Lombardia, dove il Comitato Regionale ha organizzato due stage on-line con i Maestri Fugazza e Cardinale il giorno 7 giugno e con i Maestri Acri e Campari il 14 giugno, e un corso arbitri nelle date 23 maggio, 6 e 20 giugno. Proprio di quest’ultimo intendo parlarvi.

La partecipazione ai due primi incontri è stata straordinaria, con una media di 35 partecipanti.

La partecipazione ai primi due incontri è stata straordinaria, con una media di 35 partecipanti.
Le video lezioni sono aperte a tutti gli Arbitri Nazionali, Regionali, agli Aspiranti Arbitri e ai Tecnici di tutte le società lombarde.
Oltre a trattare tematiche prettamente “tecniche” legate ai regolamenti, alla gestualità, alla figura e al ruolo dell’Arbitro di Karate do Tradizionale, si è posto l’accento sui termini “collaborazione” e “interazione”.
Parto dal secondo termine facendo però una premessa: innanzitutto questi incontri on-line sono stati una novità per tutti, anche per coloro che lavorano nel mondo della scuola, quindi, l’obiettivo era quello di utilizzare i canali digitali nel modo migliore per i nostri scopi. 

Un sistema interessante è stato quello di creare delle video lezioni “interattive”, prima di tutto rendendo partecipi (proattivi) coloro che aderiscono all’iniziativa, perché non siano dei semplici uditori, e poi costruendo insieme le risposte ai quesiti che man mano la didattica proponeva.
Molte, anche di un certo spessore, le proposte che si sono raccolte per la ripresa dell’attività quando cesserà questa fase di blocco. È stato anche pubblicamente riconosciuto il fatto che negli ultimi due anni qualcosa è cambiato nella gestione del corso arbitrale e anche nella gestione dei tatami durante le gare.

Ora si può passare al primo termine sopra citato: “collaborazione”, nel senso che ognuno opera nell’ambito del proprio “spazio d’azione” assumendosi le responsabilità delle proprie decisioni e rispettando l’operato di tutti.
Soprattutto però, si è creato un clima veramente empatico tra tutti i vari settori: quello degli Arbitri, quello dei Presidenti di Giuria, quello della Commissione Tecnica e degli Allenatori dello Csak. Il tutto poi in un clima di massima apertura verso coloro che organizzano una gara (e il loro staff), gli atleti e il pubblico presente alle varie manifestazioni. E più che le statistiche, parlano chiaro i fatti: un esempio sopra tutti è quello che da circa un anno e mezzo, esclusi ovviamente gli ultimi mesi di inattività, le gare terminano sempre molto prima del tempo preventivato nella time line. 

Ciò che veramente ci piace: stare insieme con degli amici e fare del sano Karate-do Tradizionale.

Un altro elemento oggettivo è l’incremento del numero degli Arbitri, nonostante ci siano stati dei momenti (recenti e passati) veramente problematici dovuti agli “abbandoni” da parte di diversi Arbitri o dei “passaggi” degli stessi ad altre federazioni. Ultimamente, invece, alcuni Arbitri sono tornati, altri nel frattempo sono diventati regionali o nazionali, e altri ancora sono giovani Aspiranti Arbitri che hanno voglia di fare bene. A tutt’oggi possiamo contare su una cinquantina di persone, tra coloro che sono già formati e coloro che si stanno formando.
Nonostante si stia vivendo un clima sociale pesante e che per ora la prospettiva di riapertura delle attività a breve termine sia un miraggio, ci stiamo preparando per la ripresa, e nel frattempo cerchiamo di continuare a fare, seppur in un modo diverso, ciò che veramente ci piace: stare insieme con degli amici e fare del sano Karate-do Tradizionale.

Oss!