“Per diversi anni ho praticato Hata Yoga, per poi dedicarmi al karate, vorrei condividere con voi alcuni principi del Maestro Iyengar.”
Come avevo previsto, il ritorno alla normalità non sarà breve. Sul web guardo molte attività dei praticanti e dei loro maestri, mi fa piacere vedere che lavorano con la giusta creatività.
Durante questo lungo periodo abbiamo a disposizione una cosa che di solito manca a causa degli impegni sempre troppo pressanti: il TEMPO. Così io, avendo poco spazio a disposizione, ma un tempo molto lungo, lo sto utilizzando cercando di sentire quello che scrissi l’11 marzo scorso “Una vita, un istante”. Suggerisco anche a voi di concentrarvi su questo, piuttosto che sulla ripetizione di tecniche senza il giusto attegiamento mentale.
Usate la vostra intelligenza per controllare il corpo prima di iniziare i movimenti del corpo.
Per diversi anni ho praticato Hata Yoga, per poi dedicarmi totalmente al karate, ora vorrei condividere con voi alcuni principi lasciati dal Maestro B. K. S. Iyengar, tratti da un suo libro che lessi nel lontano 1986, dove è impressionante come, sostituendo il termine yoga con karate, il senso combaci e rimanga lo stesso – naturalmente manca l’aspetto del Budo che va oltre quanto enunciato –.
“Yoga è come musica.
Il ritmo del corpo, la melodia della mente e l’armonia dell’anima, creano la sinfonia della vita.
Perché dovreste praticare Yoga?
Per accendere il divino fuoco entro voi stessi. Ognuno ha una sua scintilla addormentata della divinità in esso, che dev’essere trasformata in fiamma.
Il traguardo è lontano per coloro che fanno le asana [posizioni yoga n.d.r.] con casualità, è vicino per coloro che sono intensamente intensi. Non eseguite mai le asana meccanicamente, perché così il corpo ristagna. Usate la vostra intelligenza per controllare il corpo prima di iniziare i movimenti del corpo. All’inizio il cervello si muove più rapidamente del corpo; poi, il corpo si muoverà più rapidamente del cervello. Il movimento del corpo e l’intelligenza del cervello si sincronizzeranno e terranno un ritmo comune.
Gli errori ripetuti diventano abitudini.
In ciascuna asana, se la parte del corpo in contatto col pavimento – la fondamenta – è ben posta, l’asana è eseguita bene.
Quando sentite che avete ottenuto la massima estensione, andate oltre. Rompete la barriera, per andare più lontano.
Non ogni cosa può essere osservata dai nostri due occhi. Ogni poro della pelle dovrebbe agire come un occhio. La vostra pelle è la guida più sensibile.
Paura e fatica bloccano la mente. Affrontatele entrambe, poi il coraggio e la fiducia fluiranno entro di voi.
Non permettete alle esperienze passate di imprimersi nella vostra mente. Eseguite ogni volta le asana con mente fresca e con fresco approccio.
Gli errori ripetuti diventano abitudini.
Estensione significa creazione di spazio.
Spazio conduce a libertà.
Libertà porta precisione.
Precisione conduce a perfezione.
Perfezione è Verità.”
Vi lascio abbracciandovi simbolicamente tutti.