Record di partecipazione e molto apprezzamento a Salsomaggiore Terme, per l’annuale stage di aggiornamento tecnici, con un insegnamento morale: il Karate è gentilezza.
Dal 30 aprile al 1 maggio 2016, si è tenuto a Salsomaggiore il consueto stage annuale per tecnici della FIKTA.
Grandissima affluenza, come di consueto, anche se questa volta credo veramente si possa parlare di record, probabilmente lo spostamento da gennaio a primavera è stato apprezzato. In effetti, in molte edizioni, a Salsomaggiore a gennaio abbiamo avuto non pochi problemi con la neve.
Lo stage, come sempre è stato tenuto dallo Shihan Hiroshi Shirai.
La novità di quest’anno è stata la presenza del Maestro Seiji Nishimura, cintura nera 7° dan, stile Wado Ryu, allenatore della squadra nazionale giapponese della JKF, pluricampione di Kumite negli anni dal 1982 al 1987.
Gli insegnamenti di questo Maestro, sorridente e dal volto umano, sono quelli di un Karate meramente agonistico, indirizzato esclusivamente al combattimento.
Gli insegnamenti di questo Maestro, sorridente e dal volto umano, sono quelli di un Karate meramente agonistico, indirizzato esclusivamente al combattimento.
Sono stati proposti alcuni esercizi di coordinazione motoria e potenziamento generale. Gli ultimi in verità, forse meglio eseguibili con i macchinari presenti in qualsiasi palestra, anche se, per un allenatore di rappresentativa, il fattore aggregante rappresentato dalla svolgimento in coppia, potrebbe rappresentare un qualcosa in più in termini di coesione dei propri atleti.
Un kumite esclusivamente basato sulla velocità il suo, con naturalmente molte opzioni di schivata e spostamento. Resta da vedere quanto questo tipo di lavoro sia applicabile nei rigidi protocolli dell’ITKF…
A seguire il Maestro Hiroshi Shirai, coadiuvato dai migliori Maestri della FIKTA, ha tenuto la sua lezione sugli happo bunkai dei Kata Hejan, come al solito, ulteriormente arricchiti e migliorati.
Un lavoro apparentemente scontato e prevedibile,questo. In realtà, a una visione più attenta e profonda, molto diverso di volta in volta.
La numerologia, le geometrie e le strategie espresse in questo tipo di pratica, al contrario, rappresentano un invito alla continua ricerca e all’automiglioramento. Sembrerebbe che l’essenza di questo lavoro sia stata conosciuta da sempre dal Maestro e che la sua diffusione ci venga proposta con sagace gradualità, onde non generare inutile apprensione.
Sembrerebbe che l’essenza di questo lavoro sia stata conosciuta da sempre dal M° Shirai e che la sua diffusione ci venga proposta con sagace gradualità.
La domenica mattina lo stage è ripreso col Maestro Nishimura che ha proposto tecniche di calcio con spostamenti e strategie dedicati. In realtà un lavoro già conosciuto e praticato ai tempi della Fikteda/Wuko.
In verità alcune tecniche sono apparse di tipo “funambolico”, suscitando alcune perplessità, soprattutto se rapportate ai rigidi parametri dell’ITKF. Tanto per citare una di queste, l’Ushiro Mawashi Geri tirato con appoggio delle mani a terra, sortirebbe penalità su penalità, fino alla squalifica.
L’ultima parte dello stage è stata appannaggio del Maestro Shirai che ha ripreso con la pratica degli Happo Bunkai di Tekki Sho Dan e Kanku Dai.
Grande rammarico non aver potuto finire l’ultimo per mancanza di tempo.
Nella grande gentilezza del Maestro Shirai che ha saputo sacrificare parte del tempo dedicato alla sua lezione per lasciare esprimere il Maestro Nishimura, non potendo completare il proprio lavoro, è insito l’insegnamento morale di questo stage: “Il Karate è gentilezza”.